Un omaggio di Ligabue al mondo femminile, una canzone che senza dubbio conoscerete e avrete sentito più volte, ma avendo scovato proprio ora una versione live diversa dal solito, cantata con maggiore incisività e minor fragore nell’ambito di un contesto teatrale, ve la propongo subito all’istante con l’augurio di proseguire al meglio questa settimana dall’aria quasi autunnale… Oggi è tornato il sole, ma nei giorni scorsi la pioggia si è fatta sentire in modo fresco e piacevole sulla pelle, almeno qui dalle mie parti, nell’estremo e boschivo nord.
Piccola nota aggiuntiva al brano (terzo singolo estratto dall’album Nome e cognome, pubblicato nel 2005), tratta dall’indispensabile wikipedia: pare che Ligabue ammiri le donne per la loro caparbietà, ecletticità e dolcezza nel pensare e nell’agire, e ci riconosce anche la capacità di vedere oltre, di percepire sfumature, umori e stati d’animo con maggiore immediatezza rispetto agli uomini. Così scrive nel commento al testo: Forse bastava che avessi anche solo ripetuto quella frase [Le donne lo sanno] durante tutto il brano. Ammetto semplicemente la superiorità del genere femminile rispetto al nostro e ammiro la loro potenza. E come sembrino frequentare mondi che noi non conosciamo.
In realtà siamo anche consapevoli, noi donne, di non essere sempre così intuitive e versatili, né perennemente risolute, comprensive e pazienti, che giustamente c’è un limite a tutto; però insomma, anche se a volte la magia non ci riesce affatto bene, anche se a volte ci ritroviamo disperate e impotenti, incapaci finanche di muovere un dito, godiamoci lo stesso (e meritatamente) i versi di questa bellissima dedica…