All’inizio ero incerta se scriverlo, il post, ma poi ho pensato che non c’è nulla di male nell’avanzare un elenco di letture per l’anno nuovo, tuttalpiù alla fine dello stesso si avrà modo di constatare, una volta di più, quanto sia facile allontanarsi dai propositi iniziali quasi senza accorgersene. In ogni caso, diciamocelo ancora una volta, se è bello avere delle spinte desideranti e dei progetti più o meno orientati, è altrettanto bello non irrigidirsi sugli stessi e lasciare ampi margini all’imprevedibilità del caso. Dacché le aspettative di vita (e lettura) si evolvono e rinnovano nei mesi di pari passo con i cicli ormonali, stagionali e planetari, se non sull’onda di eventi burrascosi, dove poi schiumeggiano fino ad esaurirsi.
Pertanto, concluso il bizzarro preambolo, mi accingo ora a mostrarvi le istantanee dei favoriti, che siete liberi di promuovere o screditare, di caldeggiare o sbeffeggiare a vostro piacere, finanche mettendo in atto ignobili depistaggi per dirottarmi su altre spiagge letterarie. In cambio però confidatemi, così da poterci incoraggiare a vicenda, a quale titolo di romanzo, saggio, biografia o raccolta poetica attendete da mesi o da tempo ancor più remoto, con l’idea di darvi finalmente una mossa per non rischiare di affidarne la lettura ai posteri. Nel mio caso, lo confesso subito, si tratta di Anna Karenina, che continuo a spostare su e giù da uno scaffale all’altro, senza decidermi al nobile passo… Sì, ogni tanto le rivolgo un cenno o la spolvero sul dorso per non farla sentire trascurata, che con le signore d’altri tempi, si sa, è d’uopo un certo riguardo.